VERBALE CPP del 16 marzo 2016

O.d.g.: 1) Analisi del testo “Il battesimo per noi è l’incontro” relativo all’ incontro con il Cardinale Scola.
2) Eventuali e varie
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L’incontro ha inizio dopo la recita del S. Rosario.
Viene letto l’O.d.g.

1° punto – Analisi del testo “Il battesimo per noi è l’incontro” del Cardinale Scola (testo dattiloscritto dell’incontro decanale con il Cardinale del 23/01/2016).

Si ricorda a tutti che l’analisi del documento relativo all’ incontro con il Cardinale A. Scola del 23/01/2016 è da considerarsi la base per arrivare alla definizione di quale sia il passo più rilevante per la nostra Parrocchia da presentare poi in occasione dell’incontro Decanale con il Vicario Episcopale il 26 aprile prossimo.
Si concorda di rileggere comunitariamente almeno le parti in grassetto del testo, a beneficio di chi non avesse avuto modo di leggerlo in precedenza.
Si procede a leggere i contributi degli assenti arrivati via mail o via sms.

Elena – via sms – suggerisce affrontare il tema della famiglia.

Domenico – via email – suggerisce “Atteso che il concetto di famiglia soggetto di evangelizzazione è argomento uscito dal Sinodo, significa che la famiglia non è oggetto della nostra pastorale ma deve diventare soggetto. Testimonianza al proprio interno e incontro tra famiglie per leggere il vissuto di ciascuno secondo i sentimenti e la mentalità di Cristo.
Parrocchia aperta vuol dire affrontare il fenomeno del meticciato come processo storico che non ci domanda di accadere e non possiamo eludere. Le difficoltà non devono solo generare paura e resistenze ma aiutarci a vedere l’altro come risorsa e non come ostacolo…. Non mi riferisco essenzialmente ai migranti, il mio pensiero va anche al vicino, seppure italiano come me esso è diverso per peculiarità caratteriali ed anagrafiche, formazione culturale, tradizioni regionali e così via”.

Tra i presenti:

Mauro – si fa portatore anche del pensiero di Anna Maria e riferisce che ci si dovrebbe concentrare sul coinvolgimento dei gruppi post-Cresima. Si è già visto un miglioramento, ma si dovrebbe fare di più. Importante è anche l’applicazione della Parola nei gruppi di preghiera.

Don Felice invita a rimanere sui temi toccati dal Cardinale nel suo intervento.

Piera – vorrebbe approfondire il tema di come porci di fronte al fenomeno dei profughi. Dobbiamo avere una soluzione per i profughi nell’ ambito di una “accoglienza equilibrata e costruttiva” (pag. 4).

Daniela – pone l’accento su “prendersi cura della famiglia (pag. 6). Invitare le famiglie in casa (pag. 7).
Ed evidenzia che il tema della famiglia deve essere al centro della discussione in casa, ma poi, occorre riportare in Parrocchia le situazioni più controverse e si sente la necessità di avere comunque in Parrocchia un interlocutore “sacerdote”.

Matteo – concorda con quanto detto da Daniela e aggiunge l’ importanza dell’“inaugurazione nuova parentela fatta da Gesù” come citato nelle (pag. 8 e 9).

Rosa Maria – si focalizza sul secondo gruppo di domande/risposte (pag. 7/8/9), dove viene evidenziato il concetto di famiglia come Chiesa domestica. In quell’ ambito il Cardinale ci suggerisce:
il “che cosa” – “…è decisivo che la famiglia diventi soggetto di evangelizzazione, cioè di annuncio di Cristo, …. invitate qualche famiglia in casa e state insieme lasciando che ognuno esprima la sua difficoltà ….”
il “perché” – “Perché la famiglia, che è il luogo degli affetti e del riposo, può diventare un’occasione così per me? Perché io, ho fatto un incontro che mi ha permesso di affrontare la vita, nonostante i miei difetti e i miei peccati. Questo incontro originariamente è il Battesimo che successivamente una circostanza o un incontro hanno esplicitato.
Il “come” – “dobbiamo realmente spalancarci a prendere sul serio la logica dell’Eucaristia che facciamo la Domenica o quando facciamo l’Adorazione, e portarla nella vita …. viviamo così! Senza preoccuparci dell’esito! Senza fare mega strategie!”.
Si sente però la necessità di riportare poi il tutto in Parrocchia

Mauro – evidenzia anche il tema della “scristianizzazione” (pag. 2) e l’importanza dello studio della Parola.

Viera – concorda con il discorso sulla famiglia, ma si pone la domanda di come fare.

Matteo – osserva come il Cardinale spinga su affrontare problemi reali.

Don Felice – concorda sottolineando che non è più tempo di puntare solo sulle conferenze in parrocchia ma trovare una nuova modalità di condivisione lavorando a gruppi anche nelle case, cominciando a parlare di problemi concreti.
Si parla di “comunione di piccole comunità” e di £famiglia chiesa domestica” (San Giovanni Crisostomo).
Riguardo alla necessità di momenti di raccordo , si prenda per esempio:
> il 10 Aprile ore 10:30 – Messa con la partecipazione dei gruppi di ascolto parrocchiali a conclusione del cammino quaresimale.
> il 17 Aprile – Giubileo diocesano dei gruppi di ascolto a Seveso.

Daniela – ribadisce che non si deve correre il rischio di discostarsi troppo dalla Chiesa anche come luogo fisico perché il bisogno dell’incontro con il rappresentante della Chiesa è molto sentito.

Don Felice ricorda le Domeniche insieme per le famiglie del catechismo in Avvento e Quaresima e il prossimo incontro di pastorale familiare in Oratorio venerdì 15 aprile. Fa notare infine che nei momenti da lui dedicati all’ incontro con le persone, ad esempio per la confessione, la quasi totalità sono di altre parrocchie.

A conclusione dell’analisi si stabilisce che ciò su cui occorre puntare è:
• La Pastorale familiare da rilanciare
• La famiglia come Chiesa domestica (San Giovanni Crisostomo)
• Occorre riportare un equilibrio tra chi partecipa alla Messa domenicale in parrocchia e chi utilizza gli ambienti parrocchiali o frequenta le iniziative in settimana

Viera – aggiunge che è giusto puntare sui gruppi familiari, ma quando si devono esprimere e necessario il confronto con un sacerdote specializzato. A pag. 7 si dice che occorre rifarsi alla mente di Gesù.

Si rammenta l’appuntamento del 26 Aprile a San Giuseppe con il Vicario Episcopale di zona. A tale proposito si organizzerà un incontro con i mediatori per la stesura del testo da presentare.

2° punto – Eventuali e varie.
• Mese di Maggio:
o In occasione del 55° della Parrocchia, verrà organizzato un concerto Mariano e l’8 Maggio ci sarà il Vescovo Di Mauro.
o Il 22-29 Maggio Madonna di Fatima decanale a Gesù a Nazareth
o Si conferma la tradizione dei Rosari nei cortili con la proposta della recita presso le famiglie la Domenica.
o Domenica 1° Maggio Pellegrinaggio a Como con attraversamento della Porta Santa.
• Tema migranti – il rappresentante della Caritas è venuto e ha precisato che occorrono locali con l’abitabilità.E’ stato lanciato dalla Caritas Italiana e Ambrosiana il progetto “Rifugiato a casa mia”
• La Curia ha riconosciuto alla nostra Caritas parrocchiale la somma di 10.000 euro.
• Dalla Curia è stato riconosciuto un contributo alla parrocchia per la sistemazione del tetto della Chiesa e dell’Oratorio : a tal proposito verrà lanciato un progetto “tegole” in modo analogo a quanto fatto per le sedie.
• Fondazione Aquilone – Si stabilisce di dar seguito all’ idea di preparare una visita da organizzarsi passata la Pasqua con il coinvolgimento del gruppo Caritas.
• Il Comandante dei Carabinieri di Gorla, ha proposto un incontro informativo su come evitare le truffe di cui sono vittime gli anziani da tenere nei locali dell’Oratorio il 12 Aprile.

Il CPP si chiude alle 23:30.